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Viaggio in Africa
I primi missionari
cappuccini arrivarono in Angola e Congo nel 1620,su indicazione del Papa
Paolo V (Roma 1605 1621). Dodici furono i frati scelti dal Papa e ad
essi toccò il difficilissimo compito di mettere su una missione in una
terra ostile, sia per le situazioni ambientali e fisiche, sia per la
condizione primitiva degli indigeni. Quando frate Andrea arrivò, nel
1746, trovò una missione in decadenza e, per questo, il suo lungo
soggiorno di ben 14 anni, fu considerato da tutti con una provvidenza
divina.
Dopo due anni di lavoro durissimo, reso ancora più grave per
l’ostinazione del frate di mantenere inalterate le pratiche di
mortificazione, Andrea si ammalò gravemente rischiando la morte. Ma la
sua ora non era giunta e, nonostante tutto, dopo la convalescenza
riprese le abitudini al digiuno ed alle flagellazioni corporali che
aveva temporaneamente sospeso.
Pregava ininterrottamente per la conversione di quei popoli e, sovente,
fu sostenuto dall’apparizione della Madonna.
La sua opera nelle missioni fu davvero miracolosa : con la sola forza
della parola riuscì ad ottenere talmente tante elemosine da riuscire a
rimettere in piedi chiese ed immagini sacre; attorno alla sua fama di
santo riprese vigore la congregazione del Terzo Ordine di S.Francesco di
Assisi, ricco adesso di duecento frati. La sua fraternità era per tutti
: per i malati, per i poveri, per i carcerati, per i bisognosi. La sua
fama di santità era testimoniata da azioni riferite dai frati suoi
contemporanei e successori.
Le deposizioni fatte dai testimoni ai Processi per la beatificazione,
parlano anche di miracoli come consuetudine.
La sua permanenza in Congo si protrasse per quattordici anni.
Il 31 Ottobre 1761 per frate Andrea arrivò l’ordine di rientrare in
Provincia, in Sicilia, ma la sua presenza era stata fortemente richiesta
dalla Corte portoghese presso la quale fu “costretto” a permanere per
diciotto mesi, poiché il re ne proibiva la partenza.
Fu costretto alla "fuga clandestina", coperto dalla lettera del
P.Generale («...fate come v'ispira il Signore») e sostenuto dalla
compagnia di P.Rosario da Parco con il quale si era mosso già
dall'Africa. Fecero tappa a Genova e, da qui, rientrarono per mare a
Palermo dove fu preparata per lui una festa di accoglienza.
Il Re portoghese reclamò il ritorno di Andrea ed i Padri Cappuccnini
avrebbero pure obbedito ma, per accordo,m il Re ottenne come promessa
una reliquia del Venerabile una volta che questi fosse morto. Così
avvenne e gli fu mandato il cappuccio del frate quando questi morì.