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Viaggio in Portogallo

La vocazione di Frate Andrea era risolutamente orientata al servizio da missionario in terra di missione. E l'Africa, per l'intenzione del Venerabile, era il posto giusto. In particolare Frate Andrea voleva recarsi in Angola, e precisamente a Luanda, dove i fratelli Cappuccini avevano avviato una missione. Nel 1745 decise di unirsi ai cappuccini P.Gioacchino e P.Onofrio da Trapani.
Il Padre Generale esaudì la sua richiesta nonostante i tentativi della nobiltà trapanese di impedire la partenza del frate, talmente era ormai l'affetto che tutti nutrivano per il venerabile. Così gli scrisse per comunicare la decisione :
«Fra Sigismondo da Ferrara dell'Ordine de' Frati Minori Cappuccini di S.Francesco nella Romana Curia Procuratore e Commissario Generale
Al diletto Fratello nel Signore Fr.Andrea da Burgio, Cappuccini della Provincia nostra di Palermo; salute nel Signore.
Essendo voi stato designato dalla Sacra Congregazione di propaganda, per compagno dei nostri Padri Missionari del Congo, Angola e luoghi adiacenti, perché gli serviate nelle loro religiose necessità ed occorrenze con tutta la carità, secondo l'uso e forma solita osservatasi nella nostra Religione, come nel Decreto di essa Sacra Congregazione si contiene. Perciò in virtù della presente e con merito di santa obbedienza, v'incamminerete con i Padri Gioacchino Maria ed Onofrio Maria da Trapani, destinati colà Missionari, o secondo la migliore più propria opportunità; dove giunto attenderete all'esecuzione ed esatto adempimento del ministero ingiuntovi sotto la Prefettura, direzione e totale obbedienza del nostro Padre Francesco da Gazoldo o d'altro che pro tempore sarà Prefetto o Vice Prefetto di quelle Missioni, a cui dovrete onninamente obbedire, come a vostro vero e legittimo Superiore.
Andate dunque felice con la benedizione del Signore, che pregherete per me.
Dal nostro convento dell'Immacolata Concezione di Roma, li tredici luglio mille settecento quarantacinque.
Fr. Sigismondo, come sopra»


tappe del viaggio : Trapani - Sciacca - Malta - Augusta -  Livorno -Il viaggio ebbe iniziò con una fuga per eludere le guardie strategicamente poste sulle vie di terra. Da Trapani i tre Cappuccini andarono a Sciacca e, da qui, a Malta su una barca di pescatori.
Ma, nonostante le nascoste spoglie, «la fama di santità lo precedeva ovunque» ed a Malta lo aspettava già una folla di gente.
La tratta proseguì per Augusta (Siracusa) e, finalmente, per Livorno dove lo attendeva la consueta folla. Durante il breve soggiorno di ogni tappa, Frate Andrea, attraverso il suo intervento diretto e la sua preghiera, seminava guarigioni e guarigioni.
E questo aumentava la sua fama di santità.
La tappa seguente fu Cadice, in Spagna, dove arrivarono miracolosamente salvi dopo una turbinosa tempesta che li fece così tanto patire che, per arrivare in Portogallo, decisero di muoversi a piedi. Anche a Cadice il Venerabile operò una guarigione, quella del Vicerè in carica che fu sanata da una paralisi.
L'arrivo a Lisbona fu segnato dall'amicizia offerta dalla Regina e sua figlia, la Principessa del Brasile. Il re era Giovanni V, Rex fidelissimus, come fu appellato dal Papa Benedetto XIV.
In Portogallo frate Andrea ed i due confratelli appresero bene la lingua che serviva loro per recarsi in Africa, nelle missioni cappuccine che erano sotto la corona portoghese.
Il viaggio, come consuetudine, seguì la rotta che portava dal Portogallo al Brasile e, dopo, in Angola : trentacinque giorni di stenti ed attacchi di pirati olandesi ed inglesi.
Il Venerabile, alla fatica del viaggio, aggiunse l'astinenza dal mangiare e, nonostante ogni sorta di difficoltà, riuscirono ad approdare a Luanda il 15 Dicembre 1746.